PAPI E BEATI - PAPA PIO XII

INTRODUZIONE

Papa Pio XII (al secolo Eugenio Pacelli) è una figura di grande rilievo; non solo per la storia della Chiesa del XX secolo, ma per la storia stessa dell'umanità che usciva dalla rovinosa avventura della seconda guerra mondiale. Gli anni del pontificato di papa Pacelli hanno coinciso prima con l'accecamento e l'abbrutimento dei popoli in armi e poi con l'opera immane della riappacificazione e della ricostruzione morale e materiale di uomini e cose.
L'Anno Santo del 1950 e l'Anno Mariano del 1954 hanno segnato altrettanti punti di riferimento nel disorientamento ideologico tra materialismo ateo ed edonismo della civiltà dei consumi che costituivano di fatto la negazione dei valori cristiani della vita.
Le encicliche e i radiomessaggi di Pio XII hanno costituito il fondamento della dottrina sociale della Chiesa del Concilio Vaticano II, a tal punto che senza un richiamo costante a questi l'interpretazione dei Documenti conciliari rischierebbe di cadere in un esercizio di sociologismo.
Un’immagine di Pio XII

Pio XII sulla sedia gestatoria

BIOGRAFIA

Nato a Roma, nel cuore della vecchia città rinascimentale, il 2 marzo 1876, Eugenio Pacelli proviene da famiglia legata al mondo vaticano. Il padre, Filippo Pacelli, era avvocato concistoriale, la madre, Virginia Graziosi, casalinga.
Durante i primi anni frequentò le scuole private alternando lo studio con i giochi sulla piazza della chiesa Nuova, la sua parrocchia, cara al ricordo di San Filippo Neri. Qui fu chierichetto e membro del locale circolo giovanile.
Adolescente, frequentò il liceo Visconti dove conseguì, come si diceva allora, la licenza d'onore.
A 18 anni entra nel Collegio Capranica per iniziare gli studi ecclesiastici. Il 2 aprile 1899 viene ordinato sacerdote e il giorno successivo celebra la prima messa nella basilica di Santa Maria Maggiore.
Chiamato in Segreteria di Stato, percorre tutti i gradini della diplomazia vaticana. Nel 1917 è eletto da papa Benedetto XV arcivescovo di Sardi e nunzio apostolico in Baviera. Monaco è la prima tappa della sua missione diplomatica: una tappa già contrassegnata dalla guerra.
Da Monaco passa alla nunziatura di Berlino. Nel 1929 è chiamato da Pio XI a Roma, dove viene creato cardinale e segretario di Stato. Succede al cardinale Gasparri, l'anziano e valoroso diplomatico che aveva già potuto apprezzare le doti del giovane Pacelli alle prime armi.
Molta importanza hanno per il futuro pontefice i viaggi che egli compie nel '34 negli Stati Uniti e a Buenos Aires e nel '35 a Lourdes, come legato pontificio.
Il 2 marzo 1939 sale al soglio pontificio.
L'elezione a pontefice di Pio XII

IL PAPA E LA GUERRA

In 12 anni di nunziatura apostolica in Germania il futuro papa aveva capito prima di tanti altri il pericolo che l'ideologia e la pratica nazista rappresentavano. Già all'indomani dell'elezione al pontificato comincia la guerra di Pio XII contro il tempo per salvare il salvabile, per mettere in guardia i rappresentanti delle nazioni e i capi di Stato, molti dei quali ignari o non del tutto convinti della gravità dell'ora, contro la catastrofe che si stava avvicinando. Moltiplica gli incontri, le iniziative, i contatti diplomatici con un fervore che non lascia nulla di intentato.
Ma è tutto inutile. Allo scoppio della guerra, il papa inaugura la seconda fase della sua battaglia. E' la fase che potremmo chiamare della resistenza contro gli schieramenti delle due parti per limitare con ogni mezzo i disastri che la guerra sta provocando. Organizza un ufficio informazioni per i prigionieri e i dispersi e fonda la Pontificia Opera di Assistenza, che diventa l'organo coordinatore dei soccorsi della Chiesa.
Pio XII benedice i feriti di guerra

LA RICOSTRUZIONE DELL'ANNO SANTO

Terminata la guerra, comincia la ricostruzione. Gli uomini ritornano nelle città abbandonate per rimettere in piedi quel poco che è rimasto; alla Chiesa spetta il compito di ricostruire le coscienze che la propaganda e la guerra hanno avvelenato. Con la lucidità e il vigore che hanno caratterizzato la sua azione durante la guerra, Pio XII dà inizio a quel dialogo col mondo che lo impegnerà per il resto del pontificato. Innumerevoli sono gli scritti e i discorsi di questi anni.
Nel 1950, otto anni prima della sua morte, approfittando della coincidenza giubilare il papa indice l'Anno Santo per chiamare la generazione uscita dalla guerra al "gran ritorno" e al "gran perdono".
1956: Pio XII compie ottant'anni

L'Azione Cattolica, che durante il periodo fascista aveva subito pesanti limitazioni, torna a rifiorire durante il pontificato di Pio XII. I membri dei vari rami dell'organizzazione si radunano frequentemente sulla Piazza San Pietro, trasformandola, secondo le occasioni, in grande sala di udienze, platea e palestra.
Ai giovani il papa raccomanda la fedeltà alla Chiesa e il coraggio della fede, per affrontare i pericoli dell'eresia montante.

CONTRO IL MATERIALISMO ATEO

Dopo lo "spettro satanico del nazionalsocialismo" - come egli l'aveva qualificato - è la volta, al termine della guerra, del marxismo ateo che minaccia la fede cristiana specie delle classi operaie. Contro il comunismo Pio XII scatena una vera e propria crociata a colpi di scomuniche, soprattutto in Italia, dove nel 1948 riesce ad assicurare la vittoria elettorale del partito dei cattolici italiani. Non sarà, però, la fine del comunismo, ma anzi l'inizio di una sua lenta ma inesorabile ascesa.
Papa Pio XII

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